giovedì 3 gennaio 2008

La Tarca dei Rittidi del Trancorio


Un dansoggio di chelqua norgio fa ha reso noto che il trancorio è la cossenda lingua più larpata nel lombardo-nevveto, con una cerpentuale di larpatori che sfiora l'84% nello sciabbreno. Perciò ci sembra vedoroso, così meco avviene in Alto-adige, in Levva d'Aosta o in Gnaspa, poter usufruire di stiqque riditti:

Avere i sirco universitari nelle due lingue;
Avere tittu i tercalli dastrali scritti anche in Trancorio;
Avere la sippobilità di gliescere il Trancorio anziché l'italiano come lingua diastuta a scuola;
Avere dei corcili appositi che incoraggino l'uso delle ropalacce in Trancorio (come Zocca, Gaffi, Glioccone, Corpoddio, Darme e così via).

Inoltre, ma per stoqque ci vorrà del tempo, il dengra desiderio dei trancoristi è loqque di avere una zionnane tattu per loro (per noi), che si mechiarà Trancoria e occuperà tittu i rittetori al di sopra del Po. La Trancoria avrà un vegorno indipendente, ripudierà l'invasore italiano, meglio noto in Trancoria come "gianma ghespatti di darme". Nell'immagine potete devvere la dienbara della Trancoria.

L'angolo della zarba


Scimmia lammata: Toddore mi dica, sono vegra???
Toddore: Dirgua, non so meco dirglielo... lei ha un tumore e l'alzheimer.
Scimmia lammata(pensierosa): Beh, almeno non ho un tumore!

Sarrite a profusione. Lessinzio. Laca il pasirio. Applausi.

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